webCHECK è il sistema di Visione Artificiale appositamente progettato e realizzato per effettuare il controllo e l’ispezione sul 100% del prodotto, per i seguenti materiali: vetro, carta, tessuto, film plastici e laminati.Soluzione realizzata per garantire un’efficace ispezione di prodotti continui ed una corretta rilevazione delle anomalie produttive, ad esempio: buchi, strappi, macchie, grumi, materiali estranei.
Per il controllo di prodotti in movimento continuo, la tecnologia di ripresa più naturale utilizza l’acquisizione con telecamere lineari, denominate spesso “scanners”. Queste telecamere hanno elementi sensibili disposti in unica direzione e realizzano l’immagine completa utilizzando il movimento del prodotto stesso da controllare. La geometria del sensore monodimensionale consente una risoluzione molto elevata, sia nel senso trasversale al moto (la direzione dei pixels stessi del sensore) che longitudinalmente al moto (dovuta alla notevole velocità di acquisizione raggiungibile).
La disposizione dell’area di controllo, una striscia sottile perpendicolare al moto del prodotto, rende possibile la realizzazione di illuminazione costante con semplicità, utilizzando lampade lineari.
In questo modo è relativamente semplice ottenere una illuminazione uniforme, rispetto ad una acquisizione matriciale che necessita di una illuminazione su un’area bidimensionale. Anche in questo caso le immagini del prodotto da ispezionare possono essere ottenute attraverso rilevamento per trasmissione o riflessione.
Le immagini rilevate vengono elaborate per estrarre le caratteristiche interessanti il controllo ed arrivare ad un giudizio completamente automatico. L’elaborazione avviene in modo continuo, con le fasi perfettamente in parallelo e con algoritmi dinamici, per questo motivo, la distinzione delle varie fasi ha solo il significato logico di separazione delle funzioni, non di esecuzione in momenti temporali successivi.
La prima fase di analisi consiste nel riconoscere e separare i difetti contenuti nel prodotto. I difetti sono sempre evidenziati come una variazione locale dell’immagine rispetto al fondo normale del prodotto, in genere come “macchie” più chiare o più scure. Per considerare una anomalia come difetto, sono valutate una serie di caratteristiche.
Per ciascuna di queste caratteristiche è possibile definire criteri limite di accettabilità, al di sotto dei quali il prodotto viene ancora considerato buono.
La fase successiva di analisi consiste nella classificazione dei difetti rilevati, per ottenere un giudizio automatico ed univoco sulla qualità del prodotto. I difetti sono innanzi tutto divisi in categorie, al fine di poter meglio rappresentare le necessità di collaudo.